A novembre 2017 è stato avviato un progetto di durata triennale tra il Comune di Grado e Legambiente Friuli Venezia Giulia Onlus, inerente la redazione di un piano di azione per l’energia sostenibile e lo sviluppo sostenibile della comunità locale. I temi trattati sono molteplici, tra cui l’energia e la riduzione dei gas serra, l’economia circolare, intesa come efficienza nell’uso delle risorse, e la promozione della cultura ambientale.
Il Comune intende infatti aderire al Patto dei Sindaci per l’energia e il clima, ribadendo che l’iniziativa si trova in linea con le politiche ambientali già intraprese come ad esempio la stesura del nuovo Piano urbano per la mobilità sostenibile.Attraverso questo progetto l’Amministrazione vuole proiettare Grado verso un futuro ambientalmente sostenibile. Scopri di cosa si tratta.
Cos’è il Patto dei Sindaci?
Il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) è un movimento europeo nato nel 2008 che ha come obiettivo principe il coinvolgimento delle autorità locali dell’Unione Europea nella lotta contro il cambiamento climatico attraverso azioni di efficientamento e risparmio energetico con lo scopo di ridurre le emissioni di gas serra in atmosfera.
Inizialmente rivolto alle città di grandi dimensioni, il Patto è stato esteso alle realtà territoriali più piccole grazie all’apprezzamento dimostrato nei confronti di questa iniziativa da parte della comunità europea.
L’adesione al Patto dei Sindaci è di natura volontaria ed è rivolta a tutti quei comuni che vogliono dare un solido contributo per la salvaguardia ambientale.
Obiettivo? Riduzione del 40% delle emissioni anidride carbonica, il principale gas serra, entro il 2030 sul territorio comunale.
Attività
Il progetto sinteticamente prevede:
1. La realizzazione di un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC) al fine di ridurre le proprie emissioni di gas serra, cosa che implica anche minori consumo e quindi minori costi economici per tutti;
2. La collaborazione nell’arricchimento di questo sito web con riguardo al risparmio energetico unitamente all'attivazione di uno sportello energia;
3. La realizzazione di una serie di attività di educazione ambientale rivolte alle scuole e la realizzazione di attività formative-informative per i residenti, per gli operatori economici (terziario, agricoltura e pesca) e per i turisti sulle tematiche dell’energia e dei rifiuti;
4. L'organizzazione e la gestione di campi di volontariato ambientale in laguna nonché l'organizzazione e la gestione di un evento formativo sulle problematiche della conservazione e della tutela dell'ambiente lagunare (“Scuola della Laguna”).